sabato 20 dicembre 2014

Delizia natalizia

Era qualche settimana che, a ritmo costante, i miei mangioni chiedevano dolci alle pere, marmellata di pere, pasta cacio e pere, qualsiasi cosa che avesse come ingrediente principale questo frutto. 
Pur essendo dolci, si prestano benissimo anche a preparazioni salate, fornendo una varietà di idee per il loro utilizzo. 
Il periodo pre-natalizio permette di reperire un'ampia varietà di prodotti, qualitativamente eccellenti, al punto di trovarsi al supermercato e non riuscire a decidere se, dei 10 tipi di pere disponibili, uno sia più o meno adatto ad un dolce. 
Abituata a trovarne non più di 5 qualità, decisi di fermarmi qualche minuto di fronte alle cassette di frutta, per scovare qualche nota informativa sul mio smartphone. 
Passarono un paio di minuti, finché fui riportata al pianeta terra da un carrello che mi travolse in piena corsa, urtandomi i talloni e sfilandomi una scarpa.
Sbracciai, cercai di tenermi in piedi, inciampai, accennai una parola poco signorile mentre tentavo di vedere chi diavolo mi fosse venuto addosso, e caddi rovinosamente sulle cassette delle pere Williams, facendone rotolare a terra un centinaio. 
Passarono un paio di secondi, in cui pensai cose del tipo "Oddio che figura!", "Adesso lo meno!", "E ora chi le raccoglie?!", "Domani mi trasferisco su Marte".
Mi feci coraggio, alzai gli occhi immaginando di dover contare le persone divertite dal mio show, ma fui attratta da un bambino di circa 8 anni che, nascosto dietro al suo carrello, stava cercando disperatamente un viso conosciuto, sicuramente quello della madre. 
Aveva l'aria vagamente divertita, ma sopraffatta dal panico di trovarsi solo, ad aver combinato un guaio.
Mi guardava di sbieco, con l'aria di chi l'ha fatta grossa, nascondendo le guanciotte rosse e paffute nella sciarpa di lana oversize.
Misi subito da parte le paroline, riservate ad un rallista da supermercato adulto, mi misi in ginocchio e gli chiesi se aveva voglia di aiutarmi a raccogliere le pere.
Sollevato dal fatto di non vedermi arrabbiata mi sorrise, mi aiutò a raccogliere le Williams cadute, ed aspettammo che la mamma tornasse dal reparto gastronomia.
Tenni da parte un po' dei frutti caduti, oggetto della mia ennesima figura da maldestra, e mi diressi alle casse, notando solo allora le facce divertite dei rallisti adulti.






Ingredienti:

3 uova
160 gr farina 00
130 gr zucchero di canna
1 bustina di lievito chimico
30 gr olio di semi
40 gr latte
1 cucchiaio di cacao amaro
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1 pera Williams
1 pizzico di sale 

Pelate la pera, tagliatela a dadini piccoli e raccoglieteli in una terrina, infarinandoli leggermente.
Montate gli albumi con il sale, fino ad ottenere un composto fermissimo.
Montate anche i tuorli con lo zucchero, aggiungete l'olio, il latte, la farina, il cacao e le spezie, amalgamando bene con le fruste.
Con un cucchiaio di legno incorporate gli albumi e successivamente il lievito, sempre con movimenti dal basso verso l'alto. 
Aggiungete anche le pere, scosse prima dalla farina in eccesso. 
Rivestite il fondo di uno stampo da 24 cm con della carta forno, versate il composto ed infornate a 160° per 40-45 minuti, avendo cura di posizionala sul piano basso.
Lasciate raffreddare bene prima di servirla, da sola per la prima colazione o con crema inglese per il dessert. 
Tenderà a sbriciolarsi leggermente, perché il composto rimane abbastanza morbido per la presenza della frutta. Ma, raccogliere le briciole, è proprio il suo bello. 



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