giovedì 17 aprile 2014

Lasagne ai carciofi, prosciutto arrosto e nocciole tostate

Non essendo molto abituata alla presenza di bambini a tavola, non valutai che questi di solito non amano molto le verdure...
La sera in cui preparai questa ricetta avevo invitato alcune amiche, molto valide nel farmi realizzare quanto non sia più in età così giovane. Siamo coetanee, abbiamo vissuto talmente tante cose insieme che potremo passare settimane intere a ricordare aneddoti d'infanzia e di adolescenza, ridendo ancora come ai vecchi tempi. Ma appunto, il trascorrere dei "vecchi" tempi, ha fatto sì che adesso loro abbiano un paio di bambini a testa, mentre io stento a rendermi conto di non essere più così giovincella.
Dopo il momento di smarrimento dato dall'ingresso in casa delle amiche con i loro pargoli, campioni di grida e corse sfrenate, riuscii a sedarli piazzandoli davanti alla Tv, in uno di quei canali che trasmettono cartoons per 24 ore al giorno. Tra giubbottini e sciarpe di varie dimensioni disseminati ovunque, noi “ragazze” siamo riuscite a salutarci ed a sederci, nell'attesa che la lasagna, preparata nel pomeriggio, si riscaldasse.
Essendo poco abituata alla situazione, una delle mie prime domande ai bimbi fu di chiedere loro segradivano le verdure.
Con sorpresa mia e delle mie care amiche per il quesito che avevo posto ai piccoli, ricevetti in cambiouna smorfia talmente esaustiva, da farmi capire che quella sera, a tavola, si sarebbe scatenato l'inferno, nel tentativo di far mangiare la lasagna ai pargoli.
Cercai di tamponare l'imbarazzo per la poca preparazione in materia di infanti e ofrii questo piatto unico, sicuramente più leggero della tradizionale lasagna.  Contro tutti i pronostici e contro tutte le aspettative, fu letteralmente divorato anche e soprattutto dai più piccoli.








Ingredienti per 8/10 persone:

400 gr pasta all'uovo in sfoglie
15 carciofi 
1 limone
3 spicchi d'aglio
1/2 bicchiere vino bianco
1 abbondante ciuffo di prezzemolo tritato
200 gr prosciutto cotto arrosto
1200 gr latte
120 gr farina
60 gr burro
100 gr nocciole
300 gr parmigiano grattugiato
sale qb
pepe qb
noce moscata qb
olio evo qb


Pulite i carciofi e tagliateli a pezzetti abbastanza piccoli, lasciandoli a bagno i acqua acidulata.
Intanto pulite l'aglio e tritatelo, insieme al prezzemolo, in una padella abbastanza larga e capiente.
Aggiungete l'olio e i carciofi, fate rosolare per 5 minuti a fuoco vivace e sfumate con il vino bianco. 
Abbassate la fiamma e lasciate evaporare l'alcool. Successivamente aggiungete un po' di acqua o dado vegetale e lasciate cuocere per circa 20 minuti, prestando attenzione a non farli asciugare troppo.
Una volta terminata la cottura aggiustate di sale e pepe.
Intanto lessate le sfoglie di pasta in acqua salata e disponetele, leggermente distanziate, su un panno asciutto.
Preparate la besciamella con il latte, il burro, la farina e regolate di sale, pepe e noce moscata.
Accendete il forno e scaldatelo a 200°, fatevi tostare le nocciole per qualche minuto e lasciatele raffreddare. 
Una volta fredde, tritatene grossolanamente la gran parte, lasciandone qualcuna intera per la decorazione.
Versate la besciamella in una terrina ed aggiungete un quarto dei carciofi trifolati. Frullate al minipimer.
Adesso iniziate a comporre la lasagna.
Iniziate con un cucchiaio di besciamella ai carciofi, la sfoglia di pasta, il prosciutto arrosto, carciofi trifolati, nocciole tostate, besciamella e grana grattugiato. Gli strati successivi continueranno con la sfoglia di pasta e così via, fino ad esaurire gli ingredienti.
Terminate con un giro di olio in superficie e infornate per 30 minuti circa a 200°.
Una volta cotta, lasciatela intiepidire, prima di gustarla. Ottima!

lunedì 14 aprile 2014

Una nuova avventura... AIFB!

AIFB sta per Associazione Italiana Food Blogger, quella di cui faccio parte da appena qualche giorno.
Un gioco, questo, iniziato per dare libero sfogo alla mia passione per la cucina, per condividere e scambiare ricette, consigli, notizie; ma anche peraccrescere la mia cultura in materia enogastronomica e per conoscere persone che, come me, hanno la stessa passione.
Da pochi giorni ho deciso, grazie all'ammissione in AIFB, di intraprendere un nuovo percorso, ancora più interessante, dove sicuramente la miaattività troverà altri nuovi, interessantissimi stimoli.



giovedì 10 aprile 2014

Uovo nel cestino di cacio con dadolata di patate, pere e pinoli tostati

Anche a chi ama la cucina e le padelle capitano quelle sere in cui toccare un piatto o un mestolo per trasformare i cibi del frigo in piatti da gran gourmet, diventa un sacrificio inaffrontabile.
Ogni tanto succede anche a me e, quando alzo bandiera bianca in cucina, metto una tuta ed un paio di scarpe comode per andare a mangiare un boccone in un ristorante vicino casa, dove la specialità è la carne alla brace e la cucina povera della tradizione toscana.
Il gestore, Paolo, mi ospita circa una volta alla settimana, perché quando faccio tardi preferisco andare da lui, mangiare un buon filetto accompagnato da un bicchiere di vino e guardare un po' di tv prima di rientrare a casa.
Se il locale non è troppo pieno riusciamo anche a fare due chiacchiere, a fine serata, su padelle, cucina, cotture e cuochi dei ristoranti di zona.
Proprio qualche sera fa, parlando di una giovanissima chef di uno dei migliori ristoranti che abbia visitato recentemente, Paolo mi sbalordì dicendomi che conosceva benissimo la ragazza, perché si erano incontrati durante alcuni corsi professionali; ma la cosa che mi colpì maggiormente, fu il sapere che era autodidatta!
Beh, inutile dire che dentro di me ho gongolato abbastanza... L'ipotesi che un'autodidatta come lei possa avere tanta capacità ed aver ottenuto la qualifica di chef in uno dei migliori ristoranti toscani, mi fa pensare che una piccolissima possibilità ci sia per ognuna di noi, cuoche dilettanti!
Così oggi ho provato ad ingegnarmi su un piatto che potesse essere particolare, ma dalla cottura semplice, con ingredienti facilmente reperibili, e dal risultato sublime...
E così è stato:




Ingredienti per 2 persone:

1/2 pera Decana
1/2 limone
1 patata
2 uova
2 cucchiai di aceto bianco
20 gr pinoli
150 gr parmigiano grattugiato
olio evo qb
sale qb
pepe qb
miele di castagno qb


Scaldate un padellino antiaderente di dimensioni piccole e coprite il fondo con metà del parmigiano reggiano, a formare un disco.
Fatelo fondere e con delicatezza staccatelo dal fondo, rovesciandolo su una tazza tonda o quadrata. Lasciatelo a raffreddare e preparate l'altro cestino con l'altra metà del parmigiano.
Nel padellino fate successivamente tostare i pinoli, girandoli spesso. Una volta dorati toglieteli dalla padella e lasciateli in una coppetta, da parte.
Sbucciate la pera e la patata e tagliatele a cubetti piccoli, immergendo la patata in acqua e spremendo sopra la pera un po' di succo di limone. 
Scaldate un pentolino con l'acqua salata e, quando raggiungerà il bollore, cuocete per pochissimi minuti la patata, lasciando i cubetti abbastanza sodi.
Riempite nuovamente il pentolino di acqua e 2 cucchiai di aceto bianco, mettete sul fuoco fino a raggiungere il bollore.
Rompete un uovo alla volta in una ciotola piccola, formate un vortice nell'acqua, aiutandovi con un cucchiaio e immergete l'uovo con delicatezza.
Fate cuocere per 4 minuti, aiutandovi con il cucchiaio a far restare l'albume attaccato al tuorlo.
Scolate con una schiumarola e tenete in caldo, mentre procedete con il secondo uovo.
Intanto mescolate delicatamente la dadolata di pere e patate in un piatto, aggiungendo due terzi dei pinoli, condite con sale e pepe e tenere da parte.
Componete il piatto mettendo il cestino al centro del piatto, riempitelo con la dadolata e appoggiate sopra l'uovo. Salate, pepate e aggiungete un filo di olio evo e un filo di miele di castagno.
Completate con i restanti pinoli tostati e servite subito, per non far raffreddare l'uovo.


mercoledì 9 aprile 2014

Cous Cous profumato al limone con gamberi e verdure

Il mio luogo di lavoro, collocato in uno dei palazzi storici della piazza principale del paese, mi permette di frequentare molto spesso il mercato settimanale, ubicato nella zona adiacente.
Sono stata trasferita nella nuova sede da poco, ma ho saputo cogliere questo aspetto come uno dei migliori del lavorare in un centro storico, che di per sé presenterebbe invece qualche difficoltà logistica, soprattutto per le ZTL e i parcheggi.
In una bellissima giornata di inizio primavera arrivai al mercato una buona mezz'ora prima dell’inizio dell’attività lavorativa, proprio per scovare i migliori prodotti che quel giorno le bancarelle potevano offrire.
Avendo origini del Sud da parte di mia madre, fui subito attratta da due banchi, già a prima occhiata molto invitanti.
Uno era gestito da un ragazzo dallo spiccato accento siciliano, che esponeva dei meravigliosi agrumi, dalla buccia butterata e piuttosto robusta, con limoni e arance di una grandezza e di uno splendore che difficilmente si trova al supermercato. L'altro invece era un banco molto colorato, dove il mercante aveva impilato con una pazienza certosina un sacco di barattoli di varie dimensioni e dal contenuto variegato, esponendo i prodotti tipici pugliesi.
Mi avvicinai prima dal ragazzo siciliano, che fu così gentile da tagliarmi uno spicchio di limone e uno di arancia, per farmi assaggiare il gusto agrumato e succoso della Sicilia. 
Erano così buoni che mangiai anche la buccia, salutandolo solo dopo aver acquistato un paio di chili di limoni e di arance. 
Subito dopo passai dal gestore pugliese e, oltre ad acquistare un barattolo quasi di ogni tipo di sottoli disponibili, presi anche delle ottime olive al forno di Castellana Grotte e dei pomodorini secchi, ancora da mettere sott'olio.
Non riuscii a tenere a lungo in dispensa queste prelibatezze, così le impiegai la sera stessa per preparare questo profumatissimo piatto:







Ingredienti per 6 persone:

300 gr cous cous
420 ml brodo vegetale (io con dado Bimby)
1 limone di Sicilia
15 olive nere al forno di Castellana Grotte
10 pomodorini secchi
1 bustina di zafferano
1 zucchina piccola
1/2 peperone giallo
250 gr gamberetti
1 mazzetto di prezzemolo fresco 
olio qb
sale qb
pepe qb



Metttete a bollire il brodo vegetale, in una capiente pentola. 
Intanto in una ciotola mescolate il cous cous con un filo di olio.
Spremete il succo di limone in una tazza e aggiungete lo zafferano.
Appena il brodo raggiunge il bollore spegnete il fuoco e versatevi dentro il cous cous, mescolando energicamente per un minuto. Coprite e lasciate che assorba il brodo.
Intanto lessate i gamberetti in acqua, aggiungendo un pizzico di sale.
Intanto lavate e pulite mezzo peperone giallo e tagliatelo a dadini.
Lavate la zucchina e togliete la parte bianca all'interno. Tagliate a dadini la parte esterna più verde.
Denocciolate le olive e tagliatele a tocchetti. Tagliate i pomodorini secchi a striscioline sottili. 
Aprite il coperchio del cous cous e sgranatelo con una forchetta, per separare bene i chicchi.
Versate le verdure e i gamberi in una ciotola, condite con olio, sale, pepe, prezzemolo tritato ed aggiungete la scorza del limone di Sicilia, grattugiata.
Versate sopra il cous cous, amalgamate e servite tiepido.

martedì 1 aprile 2014

Tortino patate, carciofi e speck croccante

Mensole da aggiungere, scarpiere da comporre, acquisti compulsivi da ordinare nel poco spazio rimasto negli armadi...
Casa mia è spesso un cantiere! Questo a causa del mio irrefrenabile e costante impulso di cambiare disposizione ai mobili e agli oggetti che vi sono dentro.
Questi cambiamenti, però, mi portano a dimenticare lo schema con cui cerco le nuove sistemazioni, così perdo sempre qualcosa, che magari rispunta fuori dopo qualche mese, casualmente.
Chiamai a casa il mio amico Simone, esperto di bricolage e di falegnameria, per sistemare alcune nuove mensole all'interno di un armadio.
Avevo idea di dare un po' di dignità alle due ante dedicate alle scarpe (che continuo ad acquistare regolarmente nonostante lo spazio disponibile sia terminato da ormai qualche mese e nonostante mia madre minacci di suonarmele in testa ogni volta che viene da me).
Eravamo già d'accordo che sarebbe rimasto per cena e mi ero prefissata di preparare questi antipasti velocissimi, ma molto buoni e carini da presentare.
Nel mio precedente momento di follia, qualche settimana prima, riordinai la cucina, nascondendo in modo esemplare i coppapasta, che in via cautelativa acquistai in almeno 4 misure, ovviamente per 4 persone.
Nel tempo in cui Simone montò otto mensole, quando ormai ogni speranza era perduta, riuscii a trovare le forme. Le avevo riposte (che fa rima con “nascoste”) in una pila di cassette di legno, dove di solito stanno le bottiglie di vino, ma che adopero per gli innumerevoli utensili da cucina, dato che tutti i cassetti sono ormai zeppi di roba.
Vittoriosa nella caccia al tesoro, mi misi subito all'opera, facendo assaggiare a Simone un buon bicchiere di Primitivo di Manduria, per ingannare l’attesa della cena.





Ingredienti per 2 persone:

3 patate piccole
2 carciofi
1/2 limone
2 fette di speck
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
vino bianco qb
olio evo
pepe qb
sale qb



Pelate le patate e tagliatele a tocchetti.
Lessatele in abbondante acqua salata.
Intanto pulite i carciofi e metteteli a bagno in acqua acidulata.
Fate tostare per qualche minuto le fette di speck in una larga padella antiaderente, finché non saranno croccanti. Sistematele su una griglia per non farle inumidire.
Sbucciate l'aglio e mettetelo nella stessa padella con un filo di olio.
Tagliate a striscioline i carciofi e fateli rosolare nella padella per 5 minuti, a fuoco vivace.
Sfumateli con una spruzzata di vino bianco, regolate di sale e pepe e fate evaporare per altri 5 minuti, abbassando la fiamma.
Aggiungete il prezzemolo tritato e teneteli in caldo.
Schiacciate le patate all'interno di un coppapasta, direttamente sul piatto da portata.
Aggiungete i carciofi e sformate.
Condite con un filo di olio evo, una macinata di pepe e servite il tortino accompagnato dalla fetta di speck.