giovedì 24 luglio 2014

Verdure ai semi di papavero






Erano moltissimi anni che non vedevo dei papaveri. 
Ormai siamo talmente abituati a fiori finti che sembrano veri, profumi di papaveri freschi, con bottiglie che richiamano il fiore, semi di papavero che fanno benissimo alla salute (che uso tantissimo), che abbiamo un po' perso il gusto delle cose vere. 
Quel giorno, in gita sulla Bolgherese, ne vidi così tanti che mi rimasero impressi nella mente per giorni interi. 
Era uno dei tanti weekend freschini di questa estate, ormai giunta agli ultimi sprazzi di caldo, in cui optai per una giornata alternativa, visto che il mare era arrabbiatissimo e sulla spiaggia il vento faceva volare persino gli ombrelloni.
Salimmo in macchina tutti e quattro e ci dirigemmo verso la famosissima strada del vino, che attraversa i vitigni più pregiati e le aziende più rinomate nel mondo.
La strada è disseminata di strutture ricettive (ognuna delle case vinicole ha un agriturismo o un relais con osteria o sala degustazione) così, dopo aver goduto del venticello fresco che la cabrio d'epoca di Gianni ci regalò durante il tragitto, ci fermammo di fronte ad un cartello che diceva: “ Merende e degustazioni – Wine testing”.
Ci incuriosì  molto il fatto che, prima di tutto, fosse stata trasformata la parola “tasting” in “testing”, e che il tutto fosse scritto su un cartello di legno, con un pennarello o pennello nero, completamente a mano. 
Entrammo nel vicoletto di ghiaia e proseguimmo per circa un chilometro, fino a trovarci di fronte ad un campo così pieno di papaveri da lasciarci qualche secondo senza parole. 
Dopo aver scollato gli occhi da questa meraviglia, ci accorgemmo che c'era anche una struttura, molto rustica, che però ci permise di passare una splendida giornata a suon di buon vino rosso, pecorini toscani e tutto ciò che la meravigliosa Toscana possa offrire.






































Guardate la foto qui sopra, non vi sembra un un campo di papaveri?


Ingredienti per 4 persone:

500 gr patate novelle piccole
2 zucchine
6 pomodorini piccadilly
1 spicchio d'aglio
vino bianco qb
olio evo qb
sale qb
pepe qb
semi di papavero qb
qualche rametto di origano fresco








Lavate bene le patate senza privarle della buccia. Potete aiutarvi con un vecchio spazzolino da denti, strofinandole per eliminare eventuali granelli di terra.

Lavate le zucchine, affettatela con la mandolina o con un robot da cucina provvisto di lama per affettare, tenetele da parte.
Affettate anche le patate e lasciatele a bagno in acqua fredda, cambiando l'acqua un paio di volte per eliminare l'eccesso di amido.
Intanto fate bollire una pentola con acqua leggermente salata.
Una volta raggiunto il bollore, mettete le patate in un colino o un colapasta di metallo e lasciate a bagno nell'acqua per circa 3-4 minuti, da quando riprende il bollore (in gergo tecnico credo di aver "sbianchito" le patate).
Intanto accendete il forno a 180°.
Sciacquate i pomodorini e cominciate a comporre il piatto. 
Spennellate di olio evo la pirofila, sul fondo e lungo i bordi, salate e pepate il fondo.
Alternate file di patate e zucchine, cercando di stringere bene le fessure e tenere le fette verticali.
Una volta riempita la teglia, cospargete la superficie di aglio a lamelle, pomodorini a fette e semi di papavero.
Salate e pepate in superficie e versate poco vino bianco, facendolo scendere da un angolo della pirofila. 
Infine condite con un filo di olio evo e informate per circa 40 minuti, finché i pomodorini non saranno leggermente appassiti e le verdure cotte.
Attendete qualche minuto prima di servire. 



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