sabato 29 agosto 2015

Ripartiamo dalle cose semplici: i pomodori ripieni





Dopo oltre tre mesi sono riuscita ad acciuffare, per un lembo del grembiule, la mia adorata quotidianità. Per un po' di tempo riuscirò a cucinare indisturbata ai miei fornelli, vagare fra i miei mercati ortofrutticoli, scrivere le mie ricette, osare con i miei esperimenti culinari.
Sono stati mesi intensi, di grande lavoro e di grandi soddisfazioni, ma con tanti sacrifici.
Ricordo notti passate a studiare, giornate intere a cucinare, lunghi viaggi, tanta stanchezza. Ma ci sono anche tanti ricordi piacevoli: le pause alle 3 di notte, con birra e piadina, tante risate, nuove amicizie, tante emozioni, la scoperta di nuove città.
Dopo questo grande tour de force ho deciso di evadere, lasciandomi trasportare dalle forti emozioni che mi ha regalato un paese incredibile, misterioso, come l'India.
Ho viaggiato a dorso di elefanti, camminato fra i pellegrini sul Gange, visitato templi e preparato il chapati nelle grandissime cucine dei centri di accoglienza per i senza tetto. Ho pianto di fronte ai bambini che mi supplicavano di portarmi via da lì, ho riso a crepapelle, ascoltando indiani che raccontavano barzellette sui carabinieri, mi sono lasciata inebriare dai profumi di spezie dello street food. 
Non basterebbe un giorno intero per raccontare l'intensità di questi mesi, i forti cambiamenti per ciò che è avvenuto e ciò che avverrà.
Appena rientrata in patria, ho deciso di chiudere la valigia in cantina, almeno per un po', rallentare l'andatura fino alla modalità bradipo, e ripartire dalle cose semplici. 
La prima cosa semplice che ho desiderato è stato un piatto di rigatoni al pomodoro e basilico, con la salsa fatta da me, che mi ha riportata subito a casa. 
I profumi e i sapori di quella pasta mi hanno fatto ritornare all'infanzia, quando mia madre preparava la semplice pasta al pomodoro da portare al mare, che mangiavo poi a temperatura ambiente. Era così delizioso, mangiare i rigatoni così ricoperti di salsa, che non riuscivo a lasciarne neanche uno, posticipando così l'ora del bagno pomeridiano alle 16:30.
Un altro dei piatti che spesso preparava mia madre, in previsione delle giornate di mare, erano i pomodori ripieni di riso che, mangiati dopo qualche ora, risultavano irresistibili.
Ho deciso di ripartire proprio da qui, dai pomodori ripieni, che ho rivisitato per un gusto un po' più adulto. Adesso mi sento a casa. 






Ingredienti:

7 pomodori rossi grandi
3 patate
250 gr riso ribe integrale
70 gr parmigiano grattugiato
2 cucchiai olive taggiasche denocciolate (in salamoia)
1 cucchiaio di capperi dissalati
1 spicchio d'aglio
scorza di limone qb
sale qb
pepe qb
olio evo qb
basilico qb


Lavate i pomodori e tagliate la parte superiore. Svuotateli con l'aiuto di un coltellino e raccogliete polpa e semi in una boule. Mettete i pomodori a scolare su carta assorbente, appoggiandoli dalla parte recisa.
Cuocete il riso in acqua salata, lasciandolo abbastanza al dente. Sciacquatelo sotto l'acqua fredda per fermare la cottura e mettetelo in un'altra boule. Aggiungete le olive taggiasche denocciolate, i capperi, il parmigiano, l'aglio tritato, la scorza del limone tritata, sale pepe e olio. Dalla polpa del pomodoro ricavate dei dadini, lasciando da parte i semi, il succo e la parte del torsolo. Aggiungeteli al riso. Filtrate poi gli scarti con un colino fine e tenete da parte l'acqua di pomodoro. 
Sbucciate le patate e ricavatene degli spicchi.
Cospargete il fondo di una teglia con dell'olio, salate leggermente i pomodori all'interno e riempiteli con il riso, facendo una leggera pressione con il dorso del cucchiaio. Coprite con il cappello del pomodoro, anch'esso salato, e cospargete intorno ad essi gli spicchi di patate.
Condite tutto con sale, olio e pepe e versate un po' dell'acqua di pomodoro sul fondo della teglia. Coprite con carta stagnola ed infornate a 250° per circa 40 minuti. Passati 30 minuti togliete la carta stagnola ed aggiungete altra acqua di pomodoro, se necessario. 
Aspettate almeno mezz'ora prima di servire i pomodori e ricordatevi anche di mettere in fresco una buona birra.


Se dovesse avanzare dell'acqua di pomodoro non buttatela: sarà buonissima come aperitivo con un po'di tabasco e vodka, oppure come zuppetta fredda con dei crostini di pane, basilico e qualche scampo crudo.



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