sabato 28 marzo 2015

Baba ganoush

Il compleanno di Lucia fu un toccasana per tutte e cinque. 
Il protocollo, visti gli impegni professionali e familiari di tutte noi, avrebbe previsto un pranzo, un aperitivo o una cena, per festeggiare il suo giorno. 
Ma, come dice Chiara, siamo rivoluzionarie, per cui decidemmo di dimenticare completamente il protocollo.
Un mese prima del suo compleanno ci consultammo, sul nostro gruppo Whatsapp, per cercare qualcosa di particolare, per trascorrere una giornata solo per noi. 
Una di noi, scrisse: "Donne, ho trovato un volo A/R per Bruxelles, un solo giorno! Andiamo a pranzo lì?".
Solitamente, nei gruppi di amici, le decisioni che escono dalle solite abitudini, richiedono tempi decisionali piuttosto lunghi, naufragando spesso in un niente di fatto... Quanto ci mettemmo a decidere? Forse non più di un minuto!
Piovvero le risposte affermative di tutte, acquistammo i biglietti su internet ed aspettammo impazienti il grande giorno.
Nel cercare di spiegare a fidanzati, mariti, amici e fratelli, la ragione di un pranzo a Bruxelles, ottenemmo le risposte ed i commenti più assurdi, del tipo: "Ah, non avete trovato posto in pizzeria?!".
Fu una giornata incredibile, divertente, pazza, mangereccia, rischiosa (arrivammo in aeroporto ad imbarco chiuso, per il rientro... E tralascio il resto!).
Ci vedemmo nuovamente, dopo qualche giorno, da me, per ricordare con una cena veloce la nostra gita pazza.
Ancora oggi, a distanza di tempo, non riusciamo a scriverci messaggi senza ricordare aneddoti del compleanno più pazzo della storia. 








Ingredienti per due tazze:

5 melanzane lunghe
5 cucchiai di tahine chiara
2 lime
2 spicchi d'aglio
olio evo qb
sale qb
paprika affumicata qb
menta fresca (facoltativa)


Tagliate le melanzane a metà, salatele leggermente, ed appassitele in forno a 150° per circa un'ora, finché la polpa sarà morbida. 
Lasciatele intiepidire e scavate con un cucchiaio, estraendo il contenuto, versando la polpa in una boule. 
Togliete l'anima agli spicchi d'aglio e tritateli. Grattate la scorza di un lime e tenetela da parte.
Aggiungete il tahine, l'aglio, un filo di olio, il succo dei lime, 1/2 cucchiaino di paprika (anche se la quantità dipende dal gusto che volete ottenere) e mescolate con una forchetta.
Regolate di sale.
Una volta ottenuta una crema piuttosto omogenea, versate un filo di olio, guarnite con paprika e scorza di lime, e servite con crostoni di pane tostato o piccole piadine. 



sabato 21 marzo 2015

Fusilli alla clorofilla di prezzemolo

Ebbene sì, anche io ho ceduto alla tentazione di provare ad estrarre la clorofilla da un alimento. 
In questo periodo è diventato un tormentone anche se, in tempi non sospetti, avevo letto qualcosa su più di un libro di cucina, non dando  la giusta importanza a questo concentrato di colore ed energia. 
Preparai questa ricetta un giorno in cui andavo particolarmente di fretta. Ormai sono mesi che vado di fretta.
Per un cittadino forse, spostarsi in treno o percorrere 140 km al giorno, sono pratiche scontate e persino poco stressanti. Per chi, come me, abita in una piccola cittadina toscana, dove si è abituati ad ritmi di vita più "slow", si va al supermercato in bici, il cinema è praticamente dietro casa e la mattina si sentono gli uccellini che cinguettano, cose simili mandano all'aria gli equilibri, lasciando anche poco tempo per cucinare.
L'aspetto positivo di tutto ciò è che, passando in treno molto tempo, riesco a studiare i miei amati libri di cucina, che acquisto compulsivamente, ogni volta che riesco ad accendere il pc.
Esistono due tecniche di estrazione della clorofilla, una a crudo (la vera clorofilla), ed una a caldo (che però è solo ai fini decorativi, perché la vera clorofilla, in cottura, si perde).
Tornando a casa tardi, la sera, decisi di sperimentare quella a crudo, la vera clorofilla, utilizzando del prezzemolo comprato al mercato del venerdì precedente, raggiunto, da vera "slowoman", con la mia vecchia bici. 






Ingredienti per due persone:

200 gr fusilli lunghi
100 gr prezzemolo
300 gr acqua fredda
4 pomodori ciliegini
3 cubetti di ghiaccio
1 cucchiaino di zucchero
sale qb
pinoli qb
olio evo qb

Lavate bene ed asciugate il prezzemolo. Eliminate i gambi. 
Nel bicchiere alto del frullatore ad immersione, versate l'acqua, il ghiaccio e il prezzemolo. Frullate finché non otterrete una crema. 
Versate il composto in un pentolino abbastanza ampio e scaldate a fiamma dolce, finché non noterete che il composto si coagulerà in superficie, formando una specie di schiuma compatta. Non fate assolutamente bollire il liquido, la temperatura dovrà rimanere al di sotto dei 70°.
Prelevatela con un cucchiaio e versatela in un colino rivestito di garza di cotone e lasciate scolare per circa 20 minuti. 
In un padellino tostate i pinoli e teneteli da parte. 
Nello stesso, adagiate i pomodorini, aggiungete lo zucchero e un pizzico di sale, fate cuocere a fiamma bassa per circa 10 minuti, finché non si saranno appassiti. 
La crema concentrata, che rimarrà nel colino, sarà la vostra clorofilla. 
Versatela in una boule capiente, regolate di sale e pepe ed aggiungete un filo di olio. 
Cuocete la pasta in acqua salata, scolatela tenendo qualche cucchiaio di acqua di cottura, ed amalgamatela alla clorofilla, allungandola con l'acqua se necessario. 
Servite calda, guarnendo con i pinoli e i pomodorini caramellati. 


sabato 14 marzo 2015

Millefoglie di fragole e fiordilatte

Avevo già preparato tutto per la cena, dovevo solo attendere che gli ospiti arrivassero per aprire le danze.
La signora si affacciò in cucina, chiedendomi qualche informazione sui piatti che avevo preparato, per poter illustrare il menù ai commensali, durante l'aperitivo. 
Le mini tartare di filetto erano pronte, le avrebbero gustate insieme ad un bicchiere di prosecco, prima di sedersi a tavola. Tutto il resto aspettava l'arrivo dei commensali. 
Fui chiamata ad organizzare questa cena perché, i padroni di casa, avrebbero voluto far assaggiare ai loro ospiti americani, qualche piatto di carne tipico toscano. 
Nonostante avessi concordato ogni dettaglio del menù e non solo, portai con me qualcosa in più perché, come spesso accade, possono esserci delle variazioni dell'ultimo minuto. 
Neanche i proprietari di casa erano a conoscenza del fatto che uno degli ospiti fosse vegetariano per cui, quando venne illustrato loro il menù, notai l'imbarazzo in una delle signore che, con un filo di voce, disse che con la carne non andava molto d'accordo. 
Fortunatamente le mie notti insonni, nei giorni precedenti l'evento, mi fecero prevedere un po' di imprevisti, fra i quali proprio questo.
Corsi in cucina, tirai fuori il mio "kit da pronto intervento", e preparai dall'aperitivo al secondo piatto, tutti vegetariani, per l'ospite speciale. 
Questo fu un piccolo assaggio, che proposi come aperitivo, suscitando non poca curiosità anche nei commensali onnivori. 






Ingredienti per 1 vegetariano (tre bocconcini):

1 mozzarella fiordilatte da 125 gr
6 fragole
foglie di menta qb
sale qb
pepe qb
olio evo qb
aceto balsamico invecchiato qb


Tagliate a fette molto sottili la mozzarella e, se avete tempo, lasciatela a scolare in un colino per qualche minuto. 
Lavate bene le fragole e tagliate anch'esse a fette sottili. 
Con un coppa pasta piccolo, del diametro di una polpetta (non ricordo quanti cm fosse), "coppate" le fette di mozzarella e formate il millefoglie. 
Partite da una base di fragole, aggiungete una fetta di mozzarella, una foglia di menta. Salate leggermente, pepate ed aggiungete una goccia di balsamico. Formate un altro strato e terminate con un ciuffo di menta. 
Servite con un filo di olio, sia i vegetariani che gli onnivori saranno incuriositi da questo freschissimo e delizioso aperitivo. 


sabato 7 marzo 2015

Torretta con pesto di broccoli e crostini alla paprika

I festeggiamenti del compleanno di Gabriele finirono tardissimo, intorno alle 2. 
Nonostante questo, alle 7:30 mi svegliai. Con qualcosa di simile ad un martello pneumatico che stava battendo proprio sopra la mia testa.
Festeggiammo a casa sua e la cena, a base di tapas, non fu sufficiente a tamponare l'eccesso di di Franciacorta bevuto. 
Rotolai quindi in bagno, mi lavai il viso con l'acqua che sembrava più fredda e fastidiosa del solito, e corsi in cucina a preparare un caffè, che accompagnai ad una doppia razione di antidolorifici, per calmare il mal di testa che mi aveva fatto svegliare così presto. 
Mi sdraiai sul divano, sfogliando un po' degli ultimi  libri di cucina acquistati.
Ultimamente mi sto appassionando ai brunch domenicali, per cui fui attratta da un buonissimo uovo in camicia, fotografato proprio mentre colava giù da un toast, che sembrava molto croccante. 
Lessi ancora qualche minuto, finché le pagine non mi si appoggiarono sul viso, crollando in un sonno profondo. 
Intorno alle 11 Walter e Pedro (i veri boss della casa, i miei due gatti persiani) saltarono proprio sopra il libro che avevo appoggiato sul viso, continuando la loro corsa in cucina. 
Sobbalzai, fortunatamente rigenerata dal sonno e senza il fastidiosissimo mal di testa post-bollicine, ma con una golosissima idea per il mio brunch. 
Dopo dieci minuti corsi, affamata, a preparare questo buonissimo e delizioso pranzetto.  






Ingredienti per due persone:

2 uova
1 cavolo broccolo
2 fette di pane raffermo
2 pomodorini secchi
1/2 spicchio di aglio
1 cucchiaino di paprika affumicata
sale qb
olio evo qb
pepe qb


Pulite e lavate il broccolo, separando le cime dalla parte più torsoluta. 
Lessate in acqua leggermente salata la parte dei torsoli, finché non sarà abbastanza morbida. 
Toglieteli dall'acqua ed immergeteli subito in acqua ghiacciata, per mantenere il colore ben vivo. 
Frullate con l'aglio, a cui avrete tolto l'anima, olio, sale e pepe. Tenete da parte. 
Sbollentate adesso le cime dei broccoli, lasciandole più croccanti. 
Intanto spennellate due quadrati di pellicola trasparente con dell'olio, inseriteli dentro due coppette, e rompeteci dentro le uova, senza far rompere il tuorlo. 
Chiudete bene a sacchetto, eliminando l'aria e facendo un nodo con la pellicola. 
Tagliate due fette di pane casereccio a dadini abbastanza regolari. 
Metteteli in un padellino e fateli tostare per pochi minuti, a fuoco vivo, con un filo di olio, la paprika e poco sale. Lasciateli raffreddare su una griglia.
In una pentola con acqua a bollore, immergete i sacchetti delle uova, tenendo le estremità con una pinza, e lasciate cuocere per 5 minuti. 
Togliete le uova dall'acqua ed eliminate delicatamente la pellicola. 
Componete il piatto con un coppapasta, fermando la base di crostini con il pesto di broccoli, su cui aggiungerete i pomodorini secchi tagliati a striscioline.
Completate con l'uovo in camicia e guarnite con le cimette dei broccoli, condite con un filo di olio e servite.