lunedì 18 marzo 2013

Marmellata ACE

 
 



In altre condizioni climatiche le idee per il week end sarebbero potute essere tante ma con la domenica piovosa, uggiosa e nebbiosa appena passata cosa potevo fare se non cucinare?!
Mi sono cimentata in un piccolo esperimento, senza prendermi il merito di aver inventato una cosa nuova perché immagino che già qualcuno di voi avrà già sperimentato  qualcosa di simile...fra l'altro ottimo per passare un pomeriggio intero perché la preparazione è abbastanza lunga...
Devo dire che nonostante le dosi siano state un po' casuali, il risultato è stato bello a vedersi quanto buono a mangiarsi!


Ingredienti:

1 kg arance bio
1 carota
1 limone
2 mandarini
750 gr zucchero


Sbucciate le arance e pelatele a vivo, raccogliendo in una coppa capiente sia la polpa che il succo, tenete da parte le scorze e fate lo stesso con i mandarini e il limone.
Pelate la carota e tagliatela a pezzettoni, pulite le scorze dalla parte bianca che risulterebbe amara da mangiare e frullate sia carota che scorze in un mixer, fino ad ottenere una granella abbastanza fine.
A questo punto versate sia gli agrumi che il composto di carote e scorze in una pentola capiente, aggiungete lo zucchero e cuocete a fuoco lento e mescolando spesso per circa 1 ora. Sentirete un meraviglioso profumo di agrumi....
Una volta terminata la cottura versate la marmellata in vasetti e fateli raffreddare capovolti per eliminare l'aria.



Se il composto risulta ancora troppo liquido dopo il tempo previsto, fate bollire lentamente ancora 10 minuti, considerando comunque che freddandosi la marmellata rassoderà un po'.
Se non consumate nell'arco di un mese la marmellata potete sterilizzare i barattoli seguendo un procedimento molto semplice: avvolgete i barattoli uno ad uno in tovaglioli possibilmente bianchi (solo perché in cottura farebbero lo stesso effetto di una lavatrice  di colorati a 100°, si mischierebbe tutto!), inseriteli in una pentola che superi l'altezza dei barattoli di almeno 5 cm, cercando di incastrarli leggermente perché non si muovano in cottura. A questo punto riempite la pentola, con i barattoli inseriti, di acqua fredda e portate tutto a bollore. Dal bollore fate passare 30 minuti e lasciateli freddare nella stessa acqua. A quel punto saranno pronti anche per essere messi in dispensa oppure regalati!!



martedì 12 marzo 2013

Composta di cipolle di Tropea

Che sabato sera gente....vero che il vino aiuta a contrastare i naturali freni inibitori, ma sabato sera a casa mia c'è stato una specie di "Italia's got talent" dei poveri!!!
Aiutati notevolmente dal vino rosso, scorso abbondante nei bicchieri di tutti gli invitati, ho pensato di inserirlo anche in alcuni piatti, come quello che vi descrivo in questo post!!
Se nessuno dei vicini ha chiamato la vigilanza per schiamazzi notturni beh...è stata solo fortuna!!






Ingredienti:

350 gr cipolle rosse di Tropea
150 cc vino rosso secco
40 gr uva sultanina
30 gr burro
1 mela renetta
1 cucchiaio miele di castagno


Pulite le cipolle e tagliatele a fette sottili, ammollate l'uvetta in acqua calda.
Sbucciate la mela e tagliatela a piccoli tocchetti. Mettete le fette di cipolla, la mela tagliata e vino rosso in una capiente pentola e cuocete 30 minuti a fuoco lento, mantenendo un lievissimo bollore. Aggiungete successivamente l'uvetta strizzata, il burro e il miele, continuando la cottura per altri 20 minuti.
Io ho servito questa meraviglia su fettine di polenta e grana stagionato fuso per qualche minuto in forno. Una meraviglia!! 



Una volta raffreddata potete conservare la composta in frigorifero per qualche giorno e, se volete conservarla più a lungo, chiudetela in barattoli e sterilizzateli come per qualsiasi conserva (facendo bollire 30 minuti in acqua i barattoli avvolti in canovacci).



venerdì 8 marzo 2013

Questo sconosciuto Topinambour...






Avevo sentito parlare non poche volte di un certo tubero, abbastanza bruttino e bitorzoluto a vedersi, ma tanto buono e salutare come alimento...Navigando costantemente sui blog di cucina mi ero imbattuta in parecchie ricette e in infinite liste di proprietà benefiche di questo tubero, ma francamente ignoravo totalmente sia che sapore avesse, sia che cosa fosse e come si cucinasse...
Me lo ha fatto scoprire la mia cara amica Carmen che, essendo anche lei un'abilissima cuoca, soprattutto di piatti vegani, mi ha portato una busta piena di questi cosetti bruttini, violacei e tutti pieni di terra e mi dice:"...facci una bella zuppa che sa di carciofo e ti fa tanto bene!!" 
Onestamente per un momento ho pensato di rimetterli al suo posto, sotto terra, e vedere se usciva qualcosa di più carino a vedersi (a tavola anche l'occhio vuole la sua parte), ma dopo tutta la sera a parlare di come si potevano cucinare e di quanto fossero buoni alla fine mi ha convinta!!
Ecco cosa è venuto fuori al mio primo utilizzo, una ricetta veramente da principiante con il Topinambour, ma molto saporita e gustosa...






Ingredienti per 2 persone:

350 gr topinambour
200 gr patate
1/2 limone
600 cc acqua
1 scalogno
brodo vegetale granulare qb
sale qb
pepe qb
olio evo qb
1 rametto di rosmarino per decorare


La pulizia dei topinambour è un pò lunga, dovete prima metterli a bagno in acqua fredda per far ammorbidire la terra, successivamente spazzolarli con un vecchio spazzolino da denti sotto l'acqua corrente, in modo da eliminare la sporcizia anche nelle fessure.
Togliete a pelle con un pelapatate, tagliandoli nei punti in cui fanno delle pieghe.
Pulite anche le patate.
Tagliate tutto a tocchetti e lasciatele a bagno in acqua acidulata.
Tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire leggermente con un filo di olio in una pentola capiente.
Aggiungete patate e topinambour e fateli rosolare leggermente, aggiungete l'acqua, aggiustate di sale e aggiungete una spolverata di dado granulare.
Fate cuocere a fuoco basso per 30 minuti circa, controllando che non asciughino troppo, se così fosse aggiungete pochissima acqua durante la cottura.
Una volta cotti frullate tutto con il minipimer, controllate la sapidità e servite nei piatti fondi con un rametto di rosmarino, un filo di olio e una macinata di pepe nero.




Potete aggiungere a questo piatto crostini di pane tostati in forno, gamberetti lessati o qualsiasi cosa vi suggerisca la fantasia, ha un gusto che si sposa benissimo con tanti alimenti!!

mercoledì 6 marzo 2013

Polpettone sì, ma di tonno!

Eccomi di nuovo, con un'altra ricetta, da proporre come antipasto per una cena fra amici oppure come secondo, magari accompagnato da una bella insalatina fresca o da una verdura al vapore...
Di solito quando si pensa al polpettone si immagina la cucina piena di ingredienti, un procedimento lungo e una cottura altrettanto lunga, per il classico pranzo della domenica...l'altra sera avevo invece poco tempo, pochi ingredienti e non era neanche domenica!!
Ho svuotato frigo e dispensa ed ho messo insieme quello che avevo....





Ingredienti per 2 persone:

2 scatolette di tonno da 160 gr ciascuna
1 cucchiaio di capperi
50 gr parmigiano grattugiato
30 gr pangrattato
1 uovo
1 manciata prezzemolo
1 spicchio d'aglio
1/2 limone, scorza grattugiata
pepe qb
olio evo qb

Per il pesto di rucola:

1 mazzetto di rucola
parmigiano grattugiato
pinoli
olio qb
1/2 spicchio d'aglio

Non ho messo volutamente le dosi per il pesto perché il gusto è molto soggettivo...a me piace che si senta la consistenza e il retrogusto dei pinoli, per cui di solito abbondo un po'...de gustibus!!
Sgocciolate bene il tonno dall'olio oppure dalla sua acqua se usate quello al naturale (io opto per il secondo che è più leggero e digeribile), aggiungete l'aglio, il parmigiano grattugiato, il prezzemolo, la scorza di limone grattugiata, l'olio, il pepe, il pangrattato e l'uovo nel mixer e frullate il tutto fino ad ottenere un composto che si stacca dai bordi e rimane abbastanza compatto. Trasferite il composto in una terrina ed aggiungete i capperi, mescolando con un cucchiaio.
Trasferite il composto su un foglio di carta da forno e lavoratelo con le mani fino a fare un polpettone, chiudetelo a caramella e fatelo cuocere al vapore per circa 30 minuti coperto.
Mentre cuoce il polpettone preparate il pesto leggero di rucola frullando prima parmigiano e aglio, ad ultimo aggiungete la rucola e i pinoli, irrorando di olio fino ad avere la consistenza che più vi piace. A fine cottura lasciate riposare il polpettone qualche minuto prima di tagliarlo a fette, una volta tagliato disponetelo su un piatto in modo che non si sovrappongano troppo e conditelo con il pesto alla rucola.




Potete servire questo piatto tiepido in inverno ma anche freddo in estate, accompagnandolo con la salsa che più vi piace.
Un'altra idea per la cottura di questo polpettone, sicuramente altrettanto gustosa, è di cuocerlo per 30 minuti in forno preriscaldato a 200°, avendo cura di passarlo nel pangrattato una volta composto il polpettone...vedrete che prelibatezza!!





domenica 3 marzo 2013

Una tira l'altra... Le cozze gratinate!

Eccomi qua, con un nuovo inizio, un nuovo blog, e tante nuove ricette da condividere!!
Ho deciso di iniziare con questa ricetta perché fa parte della tradizione di famiglia, avendo metà sangue pugliese, ma anche perché con uno sfizio come questo il successo è sempre assicurato!!
E' una ricetta semplicissima, che di solito viene apprezzata da grandi e piccini, richiede solo un po' di pazienza nella preparazione ma vi garantisco che, una volta portate in tavola, non ne resterà neanche una!!





Ingredienti:

1 kg cozze
120 gr pangrattato
80 gr parmigiano grattugiato
1 bicchiere vino bianco
3 spicchi aglio
2 peperoncini secchi sminuzzati
olio evo
prezzemolo
pepe nero

Pulite le cozze sotto l'acqua fredda a filo, strofinando il guscio con una retina (quella per lavare i piatti) e facendo attenzione a strappare il bisso ad ognuna.
Fatele aprire in una casseruola capiente (7 minuti circa), insieme ad un generoso pugno di prezzemolo tritato grossolanamente, 2 spicchi di aglio tagliati a metà, i peperoncini e il vino bianco.
Intanto preparate il trito con lo spicchio di aglio rimanente, un'altra bella manciata di prezzemolo tritato, pepe nero, il pangrattato, il parmigiano grattugiato e un filo di olio evo.
Una volta pronte le cozze filtrate il brodo di cottura con un colino ed aggiungetelo al trito per la farcitura, mescolando finché l'impasto diventerà morbido e spalmabile, ma allo stesso sodo da potersi mantenere sul frutto delle cozze.
Preriscaldate il forno con la funzione grill a 220°.
Intanto stendete la carta forno su una placca e una ad una, private le cozze della parte di guscio vuoto e disponetele una accanto all'altra.
Riempite una ad una le cozze e, una volta fatto, irrorate con un altro filo di olio.
Infornatele per circa 10 minuti e, quando la crosticina sarà ben dorata, sfornatele e servitele caldissime!